L’associazione Culturale Italo Brasiliana “Encontro”, promuove la sesta serata del Progetto Pisa
Incontra il Brasile, “Arraial di San Ranieri”.
Si tratta di un invito alla scoperta dei ritmi del nord-est
del Brasile, con il quale vogliamo celebrare una delle massime espressioni della cultura popolare brasiliana e in
particolare del folclore contadino: le Festas
Juninas.
La festa nel puro stile “PIB” avrà luogo sabato 7 luglio al Nuovo
Circolo Rossini di Pontasserchio: qui, come si evince dal titolo che abbiamo
voluto dare alla serata, sarà ricreato un arraial, cioè il luogo deputato alla celebrazione delle Festas Juninas,
con baracchine che servono cibo e un palco per la musica da ballo.
Venerdì 6 luglio ci sarà anche una coinvolgente
anticipazione: il centro Nagual ha
infatti riservato a tutti gli appassionati di danza la possibilità di
partecipare ad una lezione della durata di due ore basata sull’apprendimento
dei due principali balli che animano le Festas Juninas, ovvero il forrò e la quadriglia.
La lezione, ad ingresso gratuito, si terrà presso il Circolo Arci Cep (Via
Boccherini 14, Pisa) dalle 21 alle 23 e sarà condotta da Tércio B.C.Terencio e
da Maria Aparecida Oliveira.
Anche il sabato, come già è stato felicemente sperimentato
nell’ultima serata “Amore bandito” inizieremo presto a scaldare i motori: a
partire dalle 18 e fino alle 20 si svolgerà infatti un doppio laboratorio
dedicato ai bambini.
Il polistrumentista David Domilici accompagnerà i piccoli
alla scoperta degli strumenti musicali tipici del forrò, aiutandoli a prendere
confidenza con la zabumba, il triangolo, il pandeiro, ma anche con dei piccoli
cocchi da usare come percussioni, mentre
l’educatrice Danila Onano, insieme a Maria nella doppia veste di maestra
di danza e insegnante di scuola primaria, guideranno i bambini nella creazione
degli addobbi tipici delle Festas Juninas,
coinvolgendoli anche in una divertente seduta di trucco ispirato allo stile
contadino del sertão brasiliano.
Ci raccomandiamo quindi con i genitori e con i presenti
perché diano il buon esempio: è consigliato un abbigliamento in puro stile “caipira”,
con cappelli di paglia o in cuoio e camice a quadri per i signori e ampie gonne e capelli
raccolti in lunghe trecce per le signore.
Intorno alle 20.30 tutto sarà pronto per entrare nello
spirito dell’arraial, con il quale daremo vita ad un piccolo angolo di Brasile
in terra italica: da quattro baracchine
posizionate nel cortile del circolo saranno serviti cibi di strada da gustare
in piedi o ai tavolini.
Ci saranno il cachorro quente (hot-dog), quibão e pimenta
(polpettone di grano saraceno piccante), pipoca (pop corn), pasta fritta e bolo
de fanta (dolce all’arancia). Tutti cibi tipici del periodo junino, con il
grano appena raccolto a fare da protagonista principale.
Musica e danza torneranno protagoniste in due momenti: con una esibizione di danza afro a cura del
Centro Nagual, che vedrà in scena il gruppo di allieve del corso di danza
africana condotto da Nahi Landry Wilfried, accompagnato dalle percussioni di
Nicola Testi e con il concerto dal vivo del progetto “Pisa na fulô”, che ha già
coinvolto un vasto pubblico lo scorso 18 maggio, sempre negli spazi del Nuovo
Circolo Rossini.
Anche stavolta ci sarà l’occasione di ballare il forrò , il
popolare ballo di coppia simbolo delle Festas Juninas e la novità sarà
rappresentata dalla quadriglia, una danza in cui si creano vere e proprie
competizioni di squadre che si sfidano nell’elaborazione delle coreografie più
originali e coinvolgenti .
Tutti coloro che vorranno entrare “nella roda” avranno ancora a disposizione i maestri Tercio e
Maria, che chiameranno i passi e dirigeranno le varie coppie che si avvicenderanno
nei balli.
A completare la serata una serie di animazioni rivolte a
grandi e piccoli, sempre ispirate allo spirito delle Festas Juninas e il gran finale con le
estrazioni della sottoscrizione interna e i tre premi da
assegnare ai vincitori.
Una parte dell’incasso della serata sarà destinato al
sostegno nei confronti delle popolazioni emiliane colpite dal terremoto, in
accordo con la campagna che la Coop sta svolgendo in tutti i suoi supermercati.
Ringraziamo fin da ora tutti i nostri sostenitori: il Nuovo
Circolo Rossini che ci ospita, il Centro Nagual che ha sempre dato valore
aggiunto alle nostre serate mettendo a disposizione competenza e passione per
il ballo e la sezione soci Coop di Cisanello, che ci ha sempre sostenuto in
ogni nostra iniziativa.
Perché Festa Junina? Una prima spiegazione potrebbe essere
data dal fatto che la festa viene celebrata durante il mese di giugno. Ma
l’origine europea e l’impronta cattolica della festa riconducono il nome a San
Giovanni (São João). Infatti all’inizio era chiamata festa joanina.
La festa, esportata dai gesuiti durante il periodo coloniale, risentì di tutte
gli elementi culturali presenti in quell’epoca, sia di stampo europeo, che di
stampo asiatico : infatti i francesi portarono la danza “marcada”,
caratteristica tipica delle danze nobili e che in Brasile influenzò molto
le quadriglie; dalla penisola iberica sarebbe arrivata la danza con i nastri e
infine dalla Cina arrivarono i fuochi d’artificio.
Tutti questi elementi culturali, con il passare del tempo, si mescolarono agli
aspetti culturali indigeni e afrobrasiliani.
Le festas juninas sono celebrate in tutto il Brasile ma è nel nordest del paese
che hanno la loro più autentica espressione.
Il mese di giugno, nel calendario cattolico, è riservato alle celebrazioni in
onore di tre santi : San Giovanni, San Pietro e Sant’Antonio. La regione
nordestina è afflitta dal problema della siccità e quindi onorare questi santi
è anche un modo per propiziare l’arrivo della pioggia.
A giugno si raccoglie il grano e dunque gran parte dei cibi cucinati durante
queste feste contengono grano.
Vengono accesi dei falò per essere il centro delle coreografie tipiche della
quadriglia; anche le lanterne fanno parte di questo scenario, ma vengono usate
sempre meno per via del rischio legato a possibili incendi.
Nel nord est del Brasile i gruppi danzanti si spostano di casa in casa e gli
abitanti lasciano a disposizione cibo e bevande.
Nel sud est chiese, scuole, sindacati e imprese organizzano delle vere e
proprie kermesses con baracchine dove viene venduto il cibo tipico.
Il 13 Giugno viene distribuito il pane di Sant’Antonio, il santo dei matrimoni:
le ragazze che desiderano sposarsi ne mangiano una fetta.
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